Legambiente, avanti i giovani e ok al tram a Bologna

Legambiente Emilia Romagna guarda al futuro e ai giovani con un nuovo direttore under 30 e con un premio all’impegno ambientale di un giovane ferrarese di origini russe. Ma non si dimentica di condannare le scelte del sindaco di Predappio (FC) e  di criticare duramente le posizioni no-green di Confindustria Emilia-Romagna. Tutto questo è successo durante il dodicesimo Congresso regionale di Legambiente “Futuro resiliente: le comunità in azione” che si è tenuto a Bologna lo scorso sabato. Nella stessa giornata l’associazione ha organizzato anche un flash mob a favore dei tram in città. 

Legambiente ha, dunque, votato il rinnovo delle cariche sia nel direttivo che nella segreteria regionale: nuovo direttore regionale è un 25enne ravennate, Lorenzo Mancini, attivista già da diversi anni del circolo locale di Legambiente e membro di Fridays for Future. Rinominato, invece, il presidente uscente Lorenzo Frattini confermandone la validità nella rappresentanza associativa anche per i prossimi 4 anni.  

Presenti al Congresso come ospiti anche molte testimonianze di cittadinanza attiva, tra cui “Pratello Plastic Free” di Bologna, gli “Ortisti di Strada” di Ravenna (impegnati a sviluppare progetti di agricoltura urbana e riforestazione), l’esperienza di “Mal di Plastica” di Rimini e gli “Studenti universitari per l’Ambiente”.  Inoltre, nel corso della giornata l’associazione ha premiato Porokhoskyy Dmytro, un ragazzo che in questi anni si è fatto conoscere nella propria città per il lavoro di pulizia dai rifiuti in diversi spazi pubblici. Il premio vuole ricordare che il cambiamento inizia dall’impegno e dall’azione dei singoli.  

Ma non solo buone notizie. Legambiente non ha perso l’occasione di evidenziare due esempi che si sono negativamente contraddistinti nell’ultimo anno: è stato condannato il comportamento del sindaco di Predappio,  Roberto Canali, per la scelta di negare i finanziamenti per la visita al campo di concentramento di Auschwitz. Ciò è stato considerato un episodio vergognoso, perché secondo Legambiente «chi nega la possibilità di far conoscere uno dei mali più grandi della storia dell’uomo è fazioso e in malafede». Negative anche le considerazioni su Confindustria Emilia-Romagna che ultimamente ha adottato posizioni politiche in senso anti ambientale: a favore delle autostrade e delle trivelle, contro la plastic tax e chiedendo più impianti di smaltimento rifiuti. Senza invece proporre soluzioni positive per affrontare le crisi ecologiche di questo periodo storico.  

Nello stesso giorno del Congresso, Legambiente ha organizzato anche flash mob pro tram per portare l’attenzione sull’esigenza di una struttura di mobilità sostenibile a Bologna. Gli attivisti hanno così interrotto il traffico in piazza dell’Unità. Secondo Legambiente la realizzazione della linea tramviaria rappresenterebbe un passo importante e concreto verso gli standard europei più evoluti. 

Il flash mob ha ricordato anche che gli obiettivi regionali sulla riduzione delle emissioni di gas serra previsti per il 2030 impongono scelte di campo coerenti nella mobilità con cui superare logiche ed interessi particolari che finiscono per mantenere la città ferma nel passato. 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

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