Il Movimento 5 stelle scenderà in campo da solo alle elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia Romagna: la decisione è stata presa ieri sulla piattaforma Rousseau dal 70% dei votanti che, per la prima volta, sono andati contro la scelta dei suoi vertici di “prendersi una pausa elettorale”. L’M5s in questo momento non gode di buona salute sia all’esterno (basti pensare che alle ultime regionali in Umbria hanno preso poco più del 7% contro il 22 del Pd e il 37 della Lega) che al suo interno a causa dei dissidi nati proprio per la scelta da parte dei piani alti del partito di lasciare la scelta sul se partecipare o meno alle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna alla base del partito. 

Gli attivisti però non hanno mollato la presa e hanno comunque scelto per la candidatura in solitaria. «I militanti 5 stelle hanno sfiduciato i propri capi politici. Le porte della Lega sono aperte a chi vuole davvero il cambiamento», ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini prendendo la palla al balzo per invitare chi è deluso dal Movimento a votare per i suoi candidati. Mentre per Stefano Bonaccini, governatore uscente dell’Emilia Romagna, «La scelta di concorrere da soli vuol dire regalare un vantaggio ad una destra che non sta mostrando particolare interesse per questa regione, ma solo l’intenzione di mandare a casa il governo Conte». Luigi Di Maio invece rimane combattivo:«Ora c’è una sola cosa da fare: mettersi a pancia a terra e dare il massimo per queste due regioni. Non so quale risultato raggiungeremo ma io sarò come sempre in prima linea e non mi risparmierò»

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