Razzismo nello sport, a Casteldebole dicono basta

Una manifestazione per contrastare gli episodi di razzismo nello sport che coinvolgono anche i giovanissimi: l’Unione Sportiva Acli (USAcli) di Bologna si distanzia dalle ultime vicende con un’iniziativa di solidarietà che si terrà il 7 dicembre al campo di calcio di Casteldebole. L’evento che si doveva tenere oggi pomeriggio ma per allerta meteo è rinviato al 7 dicembre, nasce in risposta all’episodio di ieri in cui un bambino di 8 anni della squadra bolognese Murri Calcio ha insultato un coetaneo della formazione avversaria per via del colore della pelle. Una cosa simile è successa la settimana scorsa in Brianza, dove una madre ha aggredito verbalmente un ragazzino di 10 anni colpevole di non avere origini italiane. 

L’USAcli promuove una cultura dello sport che va in senso opposto rispetto al razzismo e alla discriminazione. Filippo Diaco, vicepresidente dell’ente sportivo, ha sottolineato come spesso questi episodi derivino dai genitori dei bambini che con i loro comportamenti finiscono per dare il cattivo esempio. «Vogliamo essere di esempio ai “grandi” del calcio che ci hanno assuefatto ad un razzismo urlato dagli spalti», ha dichiarato Diaco. «Questi insulti passano per “peccati veniali” dovuti all’enfasi del momento e all’agonismo sfrenato dei tifosi, ma questo non va assolutamente permesso».

È per questo motivo che sabato l’USAcli di Bologna ha organizzato una manifestazione con le squadre giovanili. Alle 16,00 sarà il turno dei “pulcini”, tutti nati nel 2010, di Idea Calcio 2000 SSD contro ASD Barca Reno. Mentre alle 17.00 si sfideranno all’impianto sportivo A. Lelli gli “esordienti” delle squadre Idea Calcio 2000 SSD e Antal Pallavicini. Le varie formazioni scenderanno in campo indossando una maglietta con scritto un messaggio semplice e diretto: «No razzismo, no bullismo. Sì sport, sì amicizia».  

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