Virtus e Fortitudo prime dopo 18 anni in A. Questa mattina colpo di mercato bianconero: arrivato il pivot argentino Marcos Delìa. La Fortitudo sogna il tris domenica a Varese con l’ex Stipcevic, mentre la Segafredo ospiterà Venezia, battuta domenica dalla Pompea 

Dieci anni di attesa per rivederle insieme in Serie A, addirittura diciotto che non erano lassù, a condividere a braccetto la vetta del principale campionato italiano. Virtus e Fortitudo, anime contrapposte dello stesso gioco di ruolo, oggi sono prime a punteggio pieno con SassariBrescia e Trento. Tre squadre che, forse non per caso, presentano un “legame storico” con la Città dei Canestri, più precisamente con la Effe: le prime due hanno in panchina due idoli della Fossa dei Leoni come Gianmarco Pozzecco e Vincenzo Esposito, diventati due ottimi allenatori. La terza annovera nel proprio roster il lungo americano Justin Knox, che nella stagione 2016/17 divise la piazza biancoblù in A2 prima di essere congedato e dimostrare tutto il suo valore al piano superiore. 

Due giornate sono poche, ma la notizia c’è tutta: in Serie A (ri)comanda Bologna, Basket City è tornata. L’ultima volta era accaduto alla terza giornata della stagione 2001-02. Eh già, sono ancora qua. Ma con obiettivi e percorsi diversi.  

VIRTUS. La Virtus, costruita in estate con ambizioni importanti dentro e fuori dai confini nazionali, ha fatto fin qui quello che doveva. Percorso netto in campionato, vincendo le prime due sfide con Virtus Roma e Pistoia, avversarie che lotteranno per mantenere la categoria, ed esordio vincente in EuroCup domando i tedeschi del Ratiopharm a Ulm. Senza la stella del mercato estivo, quel Milos Teodosic ancora bloccato dal ripresentarsi della fascite plantare ma pronto a giocare i primi minuti in bianconero domenica al PalaDozza contro Venezia, se lo staff medico della Segafredo darà il via libera, è stato il Comandante Markovic a guidare la truppa di Djordjevic. Nessuno come lui in Serie A: 12 assist contro la Virtus Roma, 14 a Pistoia (record all time per un giocatore virtussino), 13 di media. E ieri sera in EuroCup sono stati 8, da aggiungere ai 16 punti realizzati. Sembra fantabasket ma è la pura realtà. Oggi la Virtus si presenta come la vera antagonista di Milano. In tutto e per tutto. Perché se nei giorni scorsi l’Olimpia ha regalato a coach Messina un campione come l’eterno argentino Luis Scola, proprio questa mattina la Segafredo si è assicurata le prestazioni sportive del gigante albiceleste Marcos Delìa 

FORTITUDO. La Fortitudo griffata Pompea, neopromossa dopo la cavalcata trionfale nella scorsa stagione, ha fin qui brillato, facendo anche di più di quello che ci si sarebbe aspettato. Non le sono tremate le gambe nell’esordio a Pesaro, una sfida dal sapore storico oltre che uno scontro diretto secondo l’obiettivo dichiarato dalla società (la permanenza in categoria), anche se la qualità del roster e l’intensità espressa dalla squadra di coach Martino lascia presagire scenari ben diversi. Poi è arrivata l’impresa al debutto casalingo con i campioni d’Italia di Venezia. Domati per 35 minuti, arginati nell’avvicincente finale di gara. L’Aquila vola spinta dal talento e dall’esperienza dei suoi uomini simbolo, l’inossidabile Capitan Mancinelli, l’ex virtussino Aradori, il “Professor” Leunen e quello che per noi è oggi il vero leader del gruppo: Rok Stipcevic. Il play croato, esempio assoluto di professionalità, trasuda carisma e detta già i tempi ai compagni. Accanto a lui sta crescendo Matteo Fantinelli, per il quale tanti pronosticano un futuro prossimo in Nazionale. Sarà vera gloria? Nei prossimi mesi l’ardua sentenza. Ma intanto Basket City è tornata. O forse non è mai andata via.  

(C) Riproduzione riservata 

Foto: Fortitudo Pallacanestro

Condividi