Riders investito in via Sant’Isaia, Lombardo: «Anche l’azienda deve risarcire i danni»

Gli obblighi di indennizzo e di risarcimento sarebbero in capo non solo a chi ha determinato il sinistro, ma anche all’azienda laddove non siano rispettati tutti gli obblighi previsti dalla Carta di Bologna che specifica che gli incidenti dei riders vanno trattati come sinistri sul lavoro e non come incidenti stradali. È il sunto della risposta dell’assessore al lavoro di Bologna Marco Lombardo alla domanda di ieri mattina fatta dalla consigliera di Coalizione Civica Emily Clancy riguardo alle posizioni della Giunta comunale sul caso del ciclofattorino investito in via Sant’Isaia e sulla tutela dei diritti di questa categoria lavorativa. Il rider investito dovrà affrontare almeno tre interventi chirurgici a naso, vertebre e occhi.

Per quanto riguarda il rapporto con le piattaforme che gestiscono i servizi di consegna, l’assessore è stato chiaro: «Invitiamo le piattaforme come Deliveroo e Just Eat ad utilizzare questo anno che gli rimane prima dell’entrata in vigore della nuova legge in maniera proficua e non di utilizzare un anno di tempo per arretrare le condizioni lavorative per poi provare a riadeguarsi», riferendosi al decreto legge approvato dal governo precedente che obbliga queste piattaforme a fare accordi con le sigle sindacali territoriali. «Da parte nostra non c’è un atteggiamento negativo rispetto all’economia digitale, ben vengano servizi come “Jobby” o “Winelivery” che rispettano la Carta, non quelle che non rispettano i propri lavoratori», ha infine precisato l’assessore.  

 

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