Frena quasi tutta l’economia bolognese, tranne turismo e alimentare

L’economia bolognese ha rallentato rispetto all’anno scorso. Una frenata diffusa su tutti i principali indicatori di andamento del settore manifatturiero. A rivelarlo sono i dati della Camera di Commercio di Bologna diffusi oggi: il fatturato segna un –1,3 per cento rispetto al primo semestre del 2018, frenato dalla diminuzione di pari intensità delle vendite all’estero. In negativo anche gli ordinativi: -3,1 per cento in complesso, con -2,3 per cento per la domanda estera. Meno significativa la diminuzione della produzione: -0,4 per cento. 

In flessione il settore del metalmeccanico con una tendenza negativa superiore al manifatturiero in complesso per produzione e fatturato (il calo registrato è di oltre un punto percentuale superiore alla media). Rallentano anche le esportazioni (-1,3 per cento), ed è intenso il calo degli ordinativi (-5,3 per cento). 

Il comparto del packaging è segnato dalle difficoltà sui mercati esteri (-3,4 per cento il fatturato estero, con un -6,5 per cento registrato tra aprile e giugno, -2,9 per cento il fatturato complessivo). Ma su questo fronte alcuni segnali positivi vengono dagli ordinativiancora in flessione del -2,6 per cento nei sei mesi, ma con un positivo +1,2 per cento tra aprile e giugno (era -6,4 per cento a fine marzo), e con un incoraggiante +5,5 per cento della domanda estera. 

Negativo anche il settore delle costruzioni: -2,2 per cento il volume d’affari nei primi sei mesi del 2019 (ma flessione pressoché dimezzata tra aprile e giugno). Nel comparto dell’artigianato tassi ancora negativi per produzione (-2,2 per cento), fatturato (-1,9 per cento) e ordinativi (-3,8% per cento). Positivi, invece, i mercati esteri (+3,8 per cento il fatturato estero).Sostanzialmente stabile la cooperazione: produzione, fatturato, ordini ed esportazioni hanno sostanzialmente gli stessi valori di metà 2018. Analoga fotografia anche nei servizi, con -0,1 per cento nel volume d’affari complessivo. 

In diminuzione le vendite del commercio al dettaglio: -1,1 per cento, tendenza che si riflette in tutti i comparti: -1,1 per cento gli alimentari, -1,3 per cento il non alimentare, -0,5 per cento la grande distribuzione. Nota positiva per il commercio all’ingrosso, +1,9 per cento rispetto al volume d’affari del giugno 2018. 

Positivo, invece, il settore alimentare: produzione, fatturato e ordinativi vanno oltre il +2 per cento, tengono i mercati esteri (+0,8 per cento per le esportazioni, ed una domanda estera al +1,2 per cento).  Positive anche le attività turistiche in complesso (+0,7 per cento), sostenute dalla buona performance del trimestre aprile-giugno. Continua la crescita delle strutture ricettive (+2,1 per cento) e delle agenzie di viaggio (+1,3 per cento), segnali di ripresa per la ristorazione (+0,3 per cento nei sei mesi nonostante il -0,7 per cento di fine marzo). 

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