Attenzione alle bufale su internet sulla prevenzione dei tumori

“Metti a tacere le bufale con la vera prevenzione”: è il messaggio lanciato nella 18esima edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, che va dal 16 al 24 marzo, dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). L’ente ha affrontato questa mattina, in una conferenza a Bologna, il tema delle false notizie in ambito di prevenzione di tumori diffuse su internet e sui social network. «Il rapportarsi con i diversi settori della nostra vita attraverso il web ha dei risvolti positivi ma molto spesso anche negativi, soprattutto quando parliamo di salute e medicina. Attenzione alle fandonie che a volte circolano su Internet riguardo la cura dei tumori», ha spiegato Donatella Bellini, vicepresidente del Confcommercio Ascom di Bologna.

Anziché seguire false notizie sul web, per prevenire il cancro sarebbe meglio alimentarsi correttamente, praticare regolare attività fisica, eliminare le sostanze dannose come fumo e alcol. «Alimenti sani sono alleati indispensabili per la prevenzione ma non sono curativi. Non esiste purtroppo alcuna pozione magica in grado di guarire il cancro», come suggerisce il Ministro della Salute Giulia Grillo.

Il presidente della LILT, Domenico Francesco Rivelli, ha sottolineato nella conferenza di oggi che l’obiettivo è «informare correttamente e creare consapevolezza su quanto i nostri comportamenti e il nostro stile di vita possono incidere nella lotta al cancro». Grazie alla prevenzione la percentuale dei tumori guaribili ha superato il 60 per cento. Testimonial della campagna di LILT è la giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli, mentre il simbolo è la bottiglia di olio 100 per cento italiano.

Per la LILT è importante che il messaggio riguardante un’alimentazione adeguata venga trasmesso anche dai giovani. Di rilievo infatti è stato l’intervento di due studentesse dell’Istituto Alberghiero di Casalecchio di Reno, Arianna Proietti e Giulia Ruffo, che attraverso un corso si sono formate sulla questione diventando “peer educator”. «”Peer Educator” significa educazione alla pari cioè tra coetanei. È una tecnica di insegnamento nata negli Stati Uniti che prevede la formazione di alcuni studenti. L’obiettivo dell’educazione tra pari è rendere consapevoli gli altri studenti di quello a cui vanno incontro se adottano  stili di vita poco sani, se fumano o consumano alcol», ha spiegato Proietti. Inoltre, la studentessa ha elencato una serie di progetti sulla salute a cui ha partecipato insieme alla compagna, tra cui “Scegli con gusto e Gusta in salute”, la cui referente, Manuela Pezzotta, era presente alla conferenza, “Guadagna in Salute”, “5×100 scuola e ambiente” e “Scuole libere dal fumo”, molti dei quali in collaborazione con LILT.

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