Canapa “light”, Vasco Rossi tra le piantine che il governo vuole vietare

«Adesso vi faccio visitare una piantagione di cannabis legale. Quella senza THC, senza effetti collaterali di sballi strani». A parlare è il cantante rocker emiliano Vasco Rossi che su Facebook ha condiviso un suo “reportage” direttamente da una coltivazione di canapa “light” (con valori del principio psicotropo – THC – sotto i limiti di legge) della sua città natale Zocca, nel Modenese. Vasco cammina tra le piantine e conversa con i coltivatori che lo ospitano e che auspicano di non essere penalizzati dalla nuova legge nazionale.«Tira aria oscurantista e bigotta», dice il cantante. I coltivatori gli raccontano il lavoro di depotenziamento per rendere legale la cannabis, quindi sotto una certa soglia di Thc, al massimo dello 0,2 per cento.

Gli imprenditori esprimono qualche preoccupazione dopo che lo scorso 30 maggio si è diffusa la paura alimentata dal “governo Salvini” in seguito a una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione che ha provato a voler metter fine al mercato della canapa “light”, ma che nei fatti ha lasciato le cose come stanno. Ha solo diffuso paura e confusione. Pochi giorni prima della sentenza, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dichiarò di voler chiudere tutti i negozi che vendono canapa “light”.

 

 

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