Beni per 10 milioni di euro sequestrati alla “bad lady” emiliana

Una villa, appartamenti, terreni,auto, conti correnti e sette società operanti nei settori immobiliare e del commercio all’ingrosso di materie plastiche, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. È quanto sequestrato dalla Guardia di Finanza di Bologna all’imprenditrice 63enne di origini sassolesi, residente a Castellarano (RE) Patrizia Gianferrari che, secondo le accuse, sarebbe una persona socialmente pericolosa per le sue condotte economiche fraudolente. Ora, la donna, pluripregiudicata, è agli arresti domiciliari.

Gianferrari «in maniera incessante e crescente» avrebbe sistematicamente raggirato il fisco negli ultimi 30 anni durante i quali le numerosissime condanne avute e i periodi di detenzione scontati non hanno avuto alcun effetto deterrente o rieducativo La 63enne, già condannata a giugno 2018 a Reggio Emilia a 6 anni ed 8 mesi di carcere per una frode nel commercio dell’acciaio (indagine in cui è stato condannato a 5 anni e mezzo anche Massimo Ciancimino – figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito), fu arrestata lo scorso settembre per aver ottenuto finanziamenti pubblici per delle finte start-up. 

L’operazione della Guardia di Finanza denominata “bad lady” che ha permesso il provvedimento di sequestro dei beni, disposto dalla Sezione Penale del Tribunale di Reggio Emilia ed eseguito dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Bologna, costituisce l’epilogo di complesse indagini economico-patrimoniali sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, nella persona del sostituto procuratore Valentina Salvi. 

Gli accertamenti compiuti dai finanzieri hanno consentito di riscontrare, oltre alla escalation di condotte criminose tra i quali estorsione, minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione fiscale, truffa, bancarotta fraudolenta, anche con il ricorso a fatture per operazioni inesistenti), anche un rapporto di particolare sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, da lei dichiarati e dal suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare.

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