Per 3 giorni Bologna avrà gli occhi a mandorla, torna il festival dedicato al Giappone

Alla scoperta della cultura giapponese attraverso il suo cibo tradizionale: dal 17 al 19 maggio arriverà al quartiere Santo Stefano e al Teatro del Baraccano di Bologna la nona edizione del festival NipPop dal titolo “FoodPop: Giappone da gustare”, tre giorni di eventi legati al Giappone che quest’anno avranno al centro la cultura culinaria del Paese asiatico. Fra le iniziative in programma ci saranno dimostrazioni di cucina, incontri, laboratori di disegno manga, origami, ceramiche e addirittura un corso per diventare ninja: ci si potrà cimentare nel lancio degli “shuriken”, le caratteristiche arme a forma di stella dei guerrieri giapponesi.

Non mancheranno gli ospiti internazionali come Hirohiko Shoda, noto come Chef Hiro, o la scrittrice Ogawa Ito. Primo appuntamento sarà con un’anteprima serale del festival il 14 maggio al Giardino Lunetta Gamberini con il concerto del gruppo Munedaiko che si esibirà con i caratteristici tamburi taiko.

Come ha spiegato la professoressa Paola Scrolavezza, curatrice del festival, l’evento affronterà il tema non solo dando la parola ad alcuni esperti del mondo gastronomico, ma anche esplorando i legami che il cibo ha con l’arte e la cultura in generale. «In Giappone la cucina si è andata definendo sempre più come tratto fondamentale dell’identità individuale, culturale e locale», ha spiegato Scrolavezza. Negli appuntamenti proposti si vedrà, quindi, in che modo è rappresentato il cibo e il ruolo che ha nell’animazione, nei manga, nella pubblicità o nella letteratura. «La cultura contemporanea ha un ruolo fondamentale non solo nella definizione della “food culture” ma anche nel connotare la cucina con nuovi significati», ha sottolineato la professoressa.

Come accennato, fra gli eventi più strettamente legati alla cucina ci sarà l’“esibizione” dello chef Hirohiko Shoda conosciuto al pubblico italiano per la sua partecipazione a “La Prova del Cuoco” oppure per il suo programma sul canale Gambero Rosso “Ciao, sono Hiro”. Altra protagonista della manifestazione sarà, poi, la scrittrice giapponese, premiata anche in Italia, Ogawa Ito. Tra i libri dell’autrice troviamo “Il ristorante dell’amore ritrovato”, in cui la narrativa si intreccia con l’amore per la cucina.

Il festival darà spazio anche ai fumetti e alle illustrazioni, con la presenza di esperti del settore. Ci saranno, ad esempio, la disegnatrice di manga Est Em e l’illustratrice Yoshiko Noda, in arte Yocci, con le quali i partecipanti potranno confrontarsi per scoprire i trucchi del mestiere. Dal mondo dell’animazione arriverà, invece, Yasuo Kameyama, produttore di serie animate come, ad esempio, Doraemon.

Il festival, inoltre, darà spazio anche a figure italiane che hanno un certo legame con la cultura nipponica, come l’autore Igort e l’autrice esperta del Paese asiatico Stefania Viti. Ci saranno, inoltre, diversi incontri con giornalisti, docenti, artisti, ed esperti. In questi si indagherà, ad esempio, il ruolo della comunicazione giornalistica o della pubblicità nella diffusione della cucina giapponese. Il programma del festival offrirà, poi, performance di calligrafia, corsi di disegno e spettacoli.

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