“Bologna non si Lega!”, centri sociali contro Salvini in piazza San Francesco

«Non permetteremo che Bologna diventi simbolo dell’affermazione della destra xenofoba e razzista»: è l’appello del centro sociale Labas di vicolo Bolognetti e di altri gruppi antifascisti che parteciperanno giovedì alla manifestazione “Bologna non si Lega!” che si terrà alle 18 in piazza San Francesco lo stesso giorno del comizio di Matteo Salvini al Paladozza. Il segretario della Lega sarà a Bologna per presentare la sua candidata Lucia Borgonzoni a presidente della Regione Emilia-Romagna.

La protesta sembra essere più schierata politicamente del goliardico flashmob “seimila sardine contro Salvini”  in piazza Maggiore sempre lo stesso giorno: gli organizzatori si definiscono «quelli degli spazi sociali, delle lotte quotidiane per il reddito e i diritti sul lavoro, che vedono oltre il capitalismo, che lottano contro lo sfruttamento in fabbrica, in casa, nelle strade e al cellulare». Ritengono che Bologna sia una città aperta, ecologista, femminista, solidale e cooperante e la vogliono difendere da coloro che «predicano l’odio, la violenza, il razzismo» 

Il loro nemico però non è solo la Lega, il partito che, secondo gli organizzatori della protesta, «promuove infami decreti che lasciano morire le persone in mare, sbandiera falsi miti di famiglie naturali, va alla ricerca di like sulla pelle degli ultimi». Ma anche il nuovo governo Pd-M5s, accusato di essere incapace di distaccarsi da quello precedente a causa del mantenimento dei daspo urbani, degli sgomberi, del decreto sicurezza e degli accordi con la Libia.  

Per loro, come diceva Gramsci, «l’indifferenza genera le paure che rendono inermi», e per questo invitano a non rimanere indifferenti ma a lottare, a combattere «come 75 anni fa combatterono in Porta Lame i partigiani contro il marciume nazi-fascista il quale, anche all’epoca, sembrava più forte, potente e capace di cavalcare le onde» 

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