Bologna al centro dei mercati? Se ne parla con Prodi e Casini al Festival del Sarà

Bologna come crocevia per l’avvenire e il suo ruolo nei mercati alla luce dello scontro tra Stati Uniti e Cina: saranno alcuni dei temi centrali del “Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro” che si terrà il 23 e il 24 ottobre all’interno di Borgo di Palazzo de’ Rossi a Sasso Marconi. Con interventi di nomi importanti come Romano Prodi, Pier Ferdinando Casini e il sindaco di Bologna Virginio Merola, il festival diverrà anche un luogo di dibattito sui nuovi orizzonti della democrazia.  
 
L’Emilia Romagna, e Bologna in particolare, registrano, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), un incremento del turismo annuo dello 0,7 per cento, pari a quasi tre milioni di turisti. Tra questi, molti cinesi. «La Cina è un porto importante e Bologna ha la capacità di attrarre un gran numero di asiatici benestanti», ha dichiarato Nicola Cesare, amministratore delegato di Cesare Group e promotore del festival. «Ma nel mercato cinese siamo ritenuti delle eccellenze anche nel campo delle apparecchiature mediche». 
 
Al “Festival del Sarà” non si tratterà solo di rotte commerciali con la Cina, ma anche del futuro ruolo geopolitico dell’Italia nel complesso scacchiere mondiale. L’intervento dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, che avverrà durante la serata di mercoledì 23 è, in questo senso, molto atteso. La Cina, secondo alcune dichiarazioni rilasciate dall’ex primo ministro a quotidiano online TPI, impiega molta manodopera in Africa e avrebbe, quindi, un interesse comune a quello europeo nella gestione dei flussi migratori. Secondo Prodi, una convergenza tra le due potenze sarebbe auspicabile e andrebbe incoraggiata. 
 
Giovedì 24 si parlerà di democrazia diretta e rappresentativa. Secondo Fausto Tinti, vicesindaco metropolitano di Bologna, «La questione è più una sfida che una guerra, ma dobbiamo prendere atto che il cambiamento c’è. Prima o poi dovremo rivedere questo sistema». Il “Festival deSarà” approfondirà anche le sfide alla democrazia poste dalle nuove tecnologie, come la piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle e La Bestia della Lega dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, e sul modo in cui i loro slogan politici utilizzino un approccio emotivo per ottenere dei risultati elettorali. 

 

Con la collaborazione di Davide Giorgi

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