“Bologna 40100”, su Facebook tra fake news e immagini della città

Si nascondono dietro l’immagine della statua del Nettuno e dietro una pagina Facebook che dovrebbe, si legge nelle informazioni, valorizzare la città di Bologna. E invece pubblicano fake news e post di propaganda contro la sinistra, soprattutto adesso che è iniziata la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna: è la pagina “Bologna 40100” seguita da oltre 62 mila persone. Ieri i suoi gestori, che ovviamente non escono allo scopertohanno rilanciato una falsa lettera di un inesistente carabiniere contro Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano ucciso di botte mentre era sottoposto a custodia cautelare. Ma cosa c’entra Ilaria Cucchi in una pagina su Bologna? Nulla. Semplicemente si sfrutta la bellezza del capoluogo felsineo per attirare “followers” per poi insistere con la propaganda politica di destra.  

La falsa lettera postata ieri su “Bologna 40100” si trova anche su bufale.net, sito internet che svela le “fake news”. Ed è stata anche analizzata da David Puente di Open, testata giornalistica diretta da Enrico Mentana. «Sta circolando da qualche giorno una falsa lettera di un “Carabiniere qualunque” rivolta a Ilaria Cucchi e che riporta falsità contro la sua persona e famiglia. A condividerla sono pagine Facebook come “Tutto“(e Bologna 40100” aggiungiamo noi), ottenendo migliaia di condivisioni e commenti discutibili. Tra questi leggiamo elogi verso l’ignoto carabiniere, ma di fatto si tratta di un agente inesistente e la stessa lettera – che è stata diffusa in due versioni – è frutto di un copia incolla. In passato, proprio sulla stessa fonte primaria, era stata creata una falsa lettera da parte di Giuseppe Sala a Ilaria Cucchi», scrive Puente su Open. 

Poco fa, invece, sempre la stessa pagina, che dovrebbe valorizzare la città di Bologna, ha scritto un post sulle circa 15 mila persone scese in Piazza Maggiore (le famose “sardine”) per manifestare contro la presenza di Matteo Salvini giovedì scorso in città: «Prendete uno qualsiasi delle sardine che è sceso in piazza a Bologna e chiedetegli un esempio di politica di sinistra. Vi parlerà di neri, gay, rom, trans e migranti. Fine. Non un accenno ai lavoratori o ai disoccupati. Questa è la sinistra. Ed è per questo che perde. Mezza provincia è sott’acqua e loro pensano allo ius soli. Bravi». Dunque, tra immagini del Nettuno, dei portici e di piatti succulenti bolognesi sulla pagina “Bologna 40100” si trovano i soliti slogan della attuale propaganda politica della destra italiana in cui si prende sempre il “diverso” come capro espiatorio per aizzare contro di loro odio e cercando di indirizzare il voto verso una determinata politica.

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