Perché le località montane si spopolano? Il collettivo Boschilla lo racconta in un libro e in un documentario

Un viaggio a piedi per indagare le motivazioni dell’abbandono delle montagne e per riflettere sulle relazioni con l’ambiente e le sue risorse. Il collettivo Boschilla, composto da Andrea Chiloiro, Riccardo Franchini, Giovanni Labriola e Matteo Ragno, ha raccontato lunedì 14 gennaio, alla libreria Modo Infoshop di via Mascarella a Bologna, i motivi dell’uscita del libro “Ragnatele. Un viaggio tra i paesi abbandonati dell’Appennino” (pubblicato da Montura Editing) e il documentario “Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori”, prodotto da Boschilla e Caucaso.

Entrambe le pubblicazioni raccontano un viaggio durato circa un mese sulla dorsale appenninica, dall’Emilia-Romagna alla Calabria, alla ricerca dei motivi dello spopolamento di alcune aree montane. Nella zona dell’Appennino emiliano «siamo in uno dei principali luoghi di produzione della pietra serena – si legge alla fine del primo capitolo dedicato all’Emilia-Romagna» . La “pietra serena” venne utilizzata da Brunelleschi, ad esempio, come materiale per le sue opere e fu adoperata nella costruzione di pavimenti, porticati e piccole chiese del rinascimento italiano. Nel dopoguerra, il boom economico aumentò la domanda e le cave di estrazione moltiplicarono, dando lavoro a molte persone del luogo. Ora, nonostante l’interesse di musei d’arte e di Steve Jobs, che volle la “pietra serena” per la pavimentazione dei suoin negozi Apple Store, l’attività è entrata in crisi e il territorio è sempre più abbandonato dagli abitanti, che decidono di andarsene altrove. «Noi volevamo parlare di spopolamento – ha continuato Chiloiro – ma alla fine ci siamo resi conto che potrebbe essere anche un lavoro sulle migrazioni interne italiane».

L’idea del viaggio dei 4 ragazzi sulla dorsale appenninica nacque già nel 2014 quando il collettivo diede vita alla trasmissione radiofonica “Boschilla. Il suono del tuo passo”, nel quale raccontavano le loro escursioni sulle montagne. Poco più di 2 anni fa il collettivo ha vinto il bando FuoriRotta, ideato dal documentarista Andrea Segre, che sostiene il racconto di viaggi non convenzionali. Dopo aver ricevuto la menzione speciale, i quattro ragazzi si sono messi in cammino alla scoperta dell’Appennino.

Il collettivo replicherà una proiezione del documentario “Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori” il 30 gennaio, alle 21, in occasione del festival Resilienze al Baumhaus Network di via Serlio.

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