“Bo-Leipzig”, un docufilm su uno scambio Bologna-Lipsia divenuto dialogo culturale

Un discorso sull’Europa registrato dalle telecamere degli adolescenti. Alle 18,30 di giovedì 16 maggio al cinema Odeon in via Mascarella a Bologna verrà proiettato il film “Bo-Leipzig”, un documentario girato da alcuni ragazzi bolognesi durante uno scambio con la Germania organizzato dal Comune. Viaggio e film sono stati il mezzo per permettere ai ragazzi bolognesi in difficoltà economiche di conoscere l’Europa e iniziare un dialogo interculturale e di approfondimento sociale con alcuni coetanei tedeschi.

Tutto partì nel 2015 quando alcuni enti esteri che si occupano di educazione giovanile visitarono Bologna. Rimasti colpiti dall’esperienza dei Centri Anni Verdi (CAV) dell’Istituzione Educazione e Scuola comunale, hanno proposto una collaborazione. Dopo un anno circa è partito lo scambio, che ha portato alcuni giovani tedeschi a svolgere attività presso il CAV del quartiere Navile. Successivamente alcuni ragazzi bolognesi sono stati ospitati a Lipsia e hanno osservato il lavoro del Die Villa Zentrum, “collega” tedesco del CAV. Lì gli adolescenti hanno potuto sperimentare il rafforzamento sociale e le loro competenze tecniche e trasversali attraverso la pedagogia circense. 

Come poter, dunque, raccontare al meglio l’esperienza maturata nello scambio e il dialogo nato con i coetanei europei? OfficinAdolescenti ha trovato nella realizzazione di un docufilm l’espressione migliore per condividere l’avventura. Sono stati prima intervistati i giovani tedeschi durante il loro soggiorno emiliano e dopo i bolognesi hanno continuato registrando e documentando l’esperienza diretta a Lipsia. Ne sono usciti fuori circa 250 giga di filmati. I giovani hanno infine ridotto, tagliato e montato ciò che ritenevano più in linea con l’esperienza e ne hanno ricavato un filmato di 35 minuto. 

La pellicola è la conclusione dall’esperienza interculturale “BOLIPSIA: Youth cross borders”, gestita dalla biblioteca Salaborsa grazie al progetto OfficinAdolescenti. L’iniziativa ricade nell’ambito del programma di Erasmus plus, finanziato da fondi europei. 

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