I sindacati della Polizia di Stato si ribellano a Bologna «contro le inadempienze del Questore e del Comune»: tramite un comunicato stampa hanno fatto sapere al Questore della città Gianfranco Bernabei che per protesta rifiuteranno le pratiche emergenziali per il controllo del territorio quali turni di lavoro extra contratto e deroghe di orario relative all’ordine pubblico. I sindacati SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), SAP (Sindacato Autonomo Polizia) e SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) non si sono infatti presentati al tavolo di verifica degli adempimenti poiché ritengono che la situazione del corpo di Polizia sia insostenibile.
Accusano innanzitutto l’amministrazione comunale di non aver pensato a progetti migliorativi per i lavoratori e sostengono vi siano diverse problematiche non risolte come «mezzi obsoleti, insicuri» e «strutture fatiscenti» (alle quali si aggiungerebbero altre questioni) che metterebbero a rischio l’efficienza dei servizi di sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico. All’elenco delle inadempienze i sindacati aggiungono poi «l’ormai annosa carenza di personale» che porterebbe al ricorso di operazioni di emergenza per sopperire al problema. «È giunto il momento di avviare un percorso costruttivo finalizzato a risanare un sistema di relazioni che appare assolutamente non conforme alle normative contrattuali a firma del Capo dello Stato», hanno dichiarato i sindacati nel comunicato stampa. Nel frattempo però chiedono di interrompere con effetto immediato tutte le pratiche emergenziali attuate al di fuori dell’ANQ, l’Accordo Nazionale Quadro che disciplina la giornata lavorativa degli operatori di Polizia. «Sappiamo bene che si tratta di una decisione grave ma è assolutamente necessaria, in linea con la gravità della situazione e rappresenta solo il primo passo di una nuova e più incisiva fase di mobilitazione sindacale», hanno concluso SIULP, SAP e SIAP.
con la collaborazione di Nicola Ialacqua
