Bologna città accessibile, ok delle cooperative alla candidatura proposta dall’assessore Lombardo

«La cooperazione bolognese lavora da sempre sulle tematiche dell’inclusione sociale delle persone con più fragilità, con una concezione ampia del concetto legato alla disabilità». È il motivo che ha spinto l’Alleanza delle cooperative italiane di Bologna ad aderire all’appello dell’assessore comunale alle Attività Produttive, Marco Lombardo, alla candidatura collettiva della città di Bologna al Premio Europeo delle Città accessibili. 

Con una lettera indirizzata all’assessore l’Alleanza delle cooperative ha, non solo accettato ma anche spiegato la condivisione dell’iniziativa.I cooperatori bolognesi, oltre al tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, da favorire anche con meccanismi premianti nelle gare pubbliche, spingono anche su quello della dignità e del riscatto della persona attraverso il lavoro. «Un argomento che riguarda una responsabilità sociale del mondo imprenditoriale nel suo insieme e di tutti gli enti pubblici attraverso la leva strategica degli appalti, capaci, con l’utilizzo delle clausole sociali, di premiare chi concretamente opera nella direzione dell’inclusione lavorativa di persone con fragilità», si legge nella lettera. 

E sempre con una lettera, indirizzata al giornale la Repubblica, Marco Lombardo ha annunciato il desiderio di raccogliere la sfida della disabilità attribuendole una priorità nell’agenda politica della città di Bologna: candidandola alla prossima edizione del Premio Europeo per le Città Accessibili (European Access City Award) che sarà bandito dalla Commissione Europea nella primavera 2020.  

Il premio riguarda le città europee con più di 50.000 abitanti che si sono caratterizzate, nel corso dell’anno, per aver portato avanti più impegni rispetto ai pilastri della strategia europea della disabilità (casa, scuola, università, formazione professionale e lavoro, sport, cultura, salute e benessere, mobilità, trasporti, e-governament e servizi pubblici, mobilità e trasporti, progetti di vita indipendente). Non viene premiata la città più accessibile in Europa, ma la Città che nel corso dell’anno abbia migliorato in maniera tangibile e sostenibile l’accessibilità urbana e che possa ispirare altre città impegnate in sfide similari. 

«Il nostro piano di azione prevede la presentazione di una candidatura collettiva di comunità che ruoti attorno alla realizzazione di laboratori partecipativi sul tema dell’accessibilità che coinvolgano i cittadini, le associazioni, le aziende, le università, i centri di ricerca, nei diversi settori dell’amministrazione locale. Le esperienze laboratoriali del percorso partecipativo saranno coordinate dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, in collaborazione con l’ufficio delle relazioni internazionali del Comune di Bologna», ha scritto l’assessore sul suo sito web. 

Foto: dal web

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