ANPI Bologna si sdegna per lo sgombro del Cara di Castelnuovo di Porto

Il comitato provinciale di Bologna dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) si dichiara disposto a sostenere il sindaco Virginio Merola se decidesse di avviare una rete di solidarietà per fronteggiare le criticità che si potrebbero verificare se si procedesse con la chiusura con il centro di prima accoglienza dei migranti in via Mattei a Bologna. Lo ha fatto sapere l’ANPI oggi in un comunicato in cui esprime sdegno per le modalità di sgombro del  Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto nei pressi di Roma voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Le modalità con le quali sono state condotte le operazioni di sgombro  offendono la storia e i principi sanciti dalla Costituzione Italiana. L’incertezza sul destino delle persone che vi erano ospitate, l’interruzione di tutte le azioni volte ad un’effettiva integrazione, a cominciare dall’impossibilità di poter continuare a frequentare la scuola da parte dei bambini, l’assenza di qualunque indicazione precisa ci inducono ad esprimere la forte preoccupazione che questa situazione possa verificarsi anche a Bologna dove, come a Castelnuovo per altro, non si registrano situazioni di emergenza», ha dichiarato la presidente dell’ANPI provinciale di Bologna, Anna Cocchi . 

Con la legge Salvini sulla Sicurezza e Immigrazione i centri regionali di smistamento scompaiono, così la settimana scorsa il sindaco Merola, durante la conferenza metropolitana, ha proposto di trasformare l’hub di via Mattei in un centro di accoglienza straordinario (Cas) che ospiti al massimo 200 persone.

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