Più frutta nelle bibite è la vera svolta “green”

Mettere più’ frutta italiana nelle bibite per far tornare conveniente piantare alberi nel nostro Paese sarebbe la vera svolta “green” che aiuta l’ambiente, la salute e l’economia e l’occupazione made in Italy. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che rigetta l’ipotesi di tassare il gasolio agricolo perché è l’unico carburante utilizzabile al momento per i trattori e colpirlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di utilizzo di energie alternative, ma determinerebbe solo aumento dei costi e perdita di competitività al sistema italiano rispetto ai concorrenti degli altri Paesi Europei.

«Si continua a tollerare la presenza nelle bevande analcoliche di appena il 12 per cento di frutta senza neanche l’obbligo di indicarne la provenienza, con un inganno per i consumatori e un danno per i produttori. Sono anche queste le ragioni della progressiva scomparsa dei frutteti in Italia dove svolgono un ruolo determinante nella mitigazione del clima e nell’assorbimento di polveri e gas a effetto serra mentre sull’ambiente pesa l’impatto negativo di succhi che arrivano dall’estero da spacciare come made in Italy, dopo lunghi trasporti con mezzi inquinanti»,  sottolinea Prandini .

Occorre dire basta alle aranciate senza arance e impegnarsi concretamente – conclude la Coldiretti – nell’educazione alimentare a partire dalle scuole anche con l’aiuto dei nuovi distributori automatici snack che si stanno diffondendo dove acquistare frutta fresca, disidratata o spremute al 100% italiane.

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