Inaugurato il 212esimo anno dell’Accademia Nazionale di Agricoltura a Bologna

 svoltosi lo scorso 15 aprile nella Sala dello Stabat Mater del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna in piazza Galvani. 

«Ricerca, innovazione,Uno stretto rapporto tra scienze agrarie, ricerca biotecnologica e genetica, come fondamentale strumento per ottenere un miglioramento alimentare attento al binomio salute-benessere: è stato il tema trattato durante l’inaugurazione del 212esimo Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura competitività e cultura sono il motore dello sviluppo del Paese dell’Unione Europea. La ricerca, infatti, costituisce l’imprescindibile avvio di ogni processo e caratterizza il patrimonio di tutte le aree del sapere che, tramite essa, garantiscono il loro avanzamento. La ricerca scientifico-tecnologica ha maggiore impatto sulla collettività, mentre la ricerca bio-medica è la più sentita per le speranze che può aprire e per le sofferenze che può lenire. Analizzando attentamente il binomio salute-benessere è possibile affermare che un fondamentale contributo è venuto dal miglioramento alimentare, inteso come riduzione di un fattore di rischio primario per ogni popolazione. Oggi è possibile scegliere materie prime in grado di garantire un’alimentazione corretta, di qualità e sicura», ha detto il professor Giorgio Cantelli Fortipresidente Accademia Nazionale di Agricoltura 

Alla presentazione del 212esimo anno accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura era presente anche la senatrice a vita e professoressa Elena Cattaneo a cui è stato conferito il titolo di “Accademico Onorario” dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. «Il nostro presente, complice la pervasività dei nuovi strumenti di comunicazione, si caratterizza dalla diffusione costante di una rappresentazione della realtà in cui si alimentano contraddizioni e profonde distorsioni. Tra queste vi è una “narrazione al consumatore” che vorrebbe ridefinire il nostro quotidiano, cominciando dal contestare ciò che mangiamo e da come lo produciamo, basandosi sull’affermazione-feticcio naturale=buono. Eppure, la storia dell’uomo è un susseguirsi di metodi e tecniche affinati nelle epoche e nei secoli per difendersi ed emanciparsi dalla natura. Eppure, la natura ci ha “regalato” virus, malattie, carestie, catastrofi. L’uomo, oggi, ha imparato a proteggersi da alcune di queste minacce grazie alle preziose conquiste che la scienza ha raggiunto con fatica e che ha messo a disposizione di tutti noi», ha spiegato Cattaneo. 

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