Il jazzista Uri Caine firma il Libro d’Onore di Bologna

«Grazie! Thank you for your hospitality. Uri». È la dedica che il jazzista Uri Caine ha lasciato oggi alla città sul Libro d’Onore degli ospiti illustri del Comune di Bologna, dove l’artista è stato accolto dal sindaco Virginio Merola in occasione del suo concerto il 4 maggio all’auditorium Manzoni. L’evento, dal titolo “Change!”, vedrà sul palco l’Uri Caine Trio insieme al Coro Papageno, formazione composta da 36 detenuti del carcere di Dozza che per la prima volta si esibiranno fuori le mura carcerarie. Il concerto è in programma per le 17,00 e servirà a raccogliere fondi per sostenere il Coro.

«Bologna ci sarà, ci deve essere. Si tratta di ricordare l’articolo 27 della nostra Costituzione che sancisce la finalità rieducativa della pena, un concetto che è stato messo un po’ in disparte in questi ultimi anni, ma che è fondamentale», ha detto il sindaco all’incontro. Il Coro Papageno, fondato nel 2011 da un’idea del maestro Claudio Abbado, è il primo coro misto italiano nato all’interno di un penitenziario ed è sostenuto dall’associazione Mozart14, nata per portare avanti il progetto. «Attraverso la musica si ristabiliscono interazioni e si recupera il valore della libertà, anche di quella che si è persa e si può riconquistare», ha commentato Merola. Dello stesso parere è il jazzista Caine, secondo il quale «oggi più che mai la musica è uno strumento di aggregazione ed è una metafora di libertà». L’artista statunitense e il Coro si esibiranno principalmente in canti popolari, arrangiati per l’occasione dallo stesso Caine insieme a Michele Napolitano, che dirigerà anche il Coro. Al concerto sarà presente come testimonial anche Dori Ghezzi, della Fondazione Fabrizio De Andrè e moglie del cantante.

La dedica di Uri Caine si aggiunge, così, al Libro d’Onore del Comune, che dal 1945 raccoglie le firme di politici, premi Nobel, studiosi e artisti ricevuti a Bologna. Fra le tante persone che hanno lasciato un pensiero alla città compaiono Federico Fellini, Dario Fo, Alberto Sordi, Roberto Benigni, Ennio Morricone, Lucio Dalla, Patti Smith, Martin Scorsese e Robert Wilson.

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