Consiglieri e assessori di Bologna a scuola di rianimazione cardiopolmonare

Riconoscere l’arresto cardiaco, allertare il 118, eseguire la rianimazione cardiopolmonare, utilizzare i defibrillatori semiautomatici (DAE). Tutto all’interno di uno scenario di realtà virtuale. Accade al Comune di Bologna, dove medici e infermieri del 118, Azienda Usl di Bologna, formeranno, nel pomeriggio di domani i consiglieri comunali e assessori alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. 

 «Il Consiglio comunale di Bologna è ben consapevole dell’importanza di un adeguato addestramento per poter intervenire nelle situazioni di emergenza. Un’opportuna e diffusa formazione sulle tecniche di rianimazione e sull’utilizzo del defibrillatore potrebbe salvare molte vite. È per questo che i consiglieri comunali hanno deciso di dare il buon esempio, accogliendo l’offerta di partecipare ad un corso di “BLS-D” (Basic Life Support and DefibrillationItalian Resuscitation Council per operatori non sanitari con l’utilizzo anche della realtà virtuale, organizzato gratuitamente dal progetto Pronto Blu dell’Azienda USL di Bologna», hanno detto Luisa Guidone e Marco Piazza, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio comunale che hanno coordinato l’organizzazione del corso.

«Nella Città metropolitana di Bologna sono un migliaio ogni anno le persone colpite da arresto cardiaco. Solo il 18 per cento sopravvive. Percentuale che sale al 30 per cento se la persona vittima viene rianimata col defibrillatore prima dell’arrivo dei soccorsi sanitari. Per questo è fondamentale essere cittadini pronti e capaci di intervenire», ha dichiarato invece la consigliera comunale Pd e presidente Commissione Istruzione, cultura, giovani e comunicazione Federica Mazzoni.

Dal 2001 il 118 è impegnato in prima linea nella promozione della diffusione sempre più capillare dei defibrillatori in luoghi molto frequentati e nella formazione diretta di soccorritori non sanitari, con il progetto Pronto Blu. Oltre 1.600 i soccorritori non sanitari addestrati e costantemente aggiornati alle manovre di rianimazione con il defibrillatore attraverso una rete di 13 centri di formazione, tutti autorizzati dall’Azienda Usl di Bologna e coordinati nell’ambito dello stesso progetto Pronto Blu. Alla rete dei soccorritori laici partecipano anche le 20 auto di Cotabo con defibrillatore a bordo, grazie al progetto DAE in Taxi che vede Comune di Bologna e 118 di Bologna, in partnership con Cotabo, impegnati per dotare i taxi di defibrillatori semi automatici e formarne gli autisti al loro utilizzo corretto. 

 

Fonte: Azienda Usl di Bologna

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