Riders, Di Maio promette ancora e i fattorini di Bologna scioperano stasera

Un’altra promessa sui riders da parte di Di Maio. Il ministro grillino del Lavoro promise di inserire nel decreto Dignità le tutele richieste ormai da tanto tempo dai ciclofattorini. Promessa non mantenuta. Le avrebbe potute inserire nel reddito di cittadinanza, ma non l’ha fatto. Oggi, su Facebook, il ministro lancia una nuova promessa: «La norma sui rider è pronta. Sarà inserita nella legge sul salario minimo che è in discussione in questi giorni al Senato. Se potremo, proveremo a farla diventare legge anche prima, inserendola nella fase di conversione del “decreto crescita”, ma su questo ci sarà bisogno dell’autorizzazione dei presidenti delle Camere». Un’altra promessa, dunque, nei confronti dei fattorini che ci portano la pizza a casa e che richiedono un adeguamento dello stipendio orario e normative sulla sicurezza. L’annuncio del ministro che, dopo mesi in cui sul tema ha lanciato solo annunci e promesse, arriva “stranamente” a pochi giorni dalle elezioni europee e a poche ore dopo l’umiliazione che lo stesso ministro ha subìto a Taranto. In Puglia il ministro ha potuto solo abbassare lo sguardo quando gli hanno ricordato le promesse mai mantenute sull’abbassamento delle sostanze inquinanti per l’acciaieria Ilva di Taranto. 

Tornando ai riders, Di Maio scrive ancora su Facebook: «Presto quei ragazzi potranno finalmente essere definiti lavoratori e non sfruttati». Ma intanto i ciclofattorini di Bologna hanno annunciato sulla loro pagina Facebook uno sciopero per questa sera. «Oggi a Bologna tornano a “disconnettersi” i fattorini della piattaforma digitale di acquisto cibo a domicilio di Deliveroo. Lottiamo perché questa piattaforma dismetta la sua ipocrisia: gli ingenti capitali che raccoglie sul mercato finanziario è bene che inizi ad investirli per garantirci salario, assicurazione, contribuiti sociali e diritti invece che per pagare la Casaleggio Associati e voler influenzare il legislatore. Chiediamo anche al governo di farla finita con la politica degli annunci e delle promesse: siamo stufi di aspettare, vogliamo un decreto legge subito!», si legge sulla pagina del sindacato Riders Unions Bologna. 

Proprio Deliveroo, una delle principali piattaforme della consegna del cibo a domicilio, è, secondo un’inchiesta del Fatto Quotidiano, uno degli sponsor dell’evento sull‘e-commerce organizzato dalla Casaleggio Associati.  

«Da tempo denunciamo il ruolo negativo del governo, che non si è assunto la responsabilità di fare un intervento legislativo (come aveva promesso Luigi Di Maio) per regolamentare questo settore ed estendere diritti e tutele. Le aziende, che hanno dimostrato di non voler trattare con le lavoratrici e i lavoratori, hanno approfittato di questa assenza del legislatore per ribadire il loro potere e peggiorare le condizioni lavorative in essere. In questo contesto avviene un ribasso estremo sui nostri diritti e sulle nostre retribuzioni: un dumping selvaggio, che mette a rischio anche i risultati parziali che abbiamo ottenuto sul territorio con la sottoscrizione della Carta dei diritti di Bologna», incalzano i riders bolognesi. Proprio a Bologna nel maggio 2018 è stata firmata la “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano”  e che potrebbe rappresentare  l’inizio della discussione sulle tutele lavorative per i “riders” a livello governativo. Questa Carta, però, non è stata mai presa in considerazione dal governo giallo-verde.   

L’appuntamento per lo sciopero dei riders bolognese è stasera alle ore 19,00 davanti al McDonald’s di via Ugo Bassi. I fattorini di Riders Union Bologna, inoltre, invitano i clienti delle piattaforme di servizio a domicilio a non effettuare ordinazioni per stasera. 

 

Foto: dalla pagina Facebook Riders Union Bologna

 

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