Con indosso i loro giubbottini neri, anfibi ai piedi, facce pallide, teste rasate e con l’immancabile sguardo cattivo grideranno la loro italianità in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Il comizio del partito di ispirazione fascista – con la presenza del leader del movimento Roberto Fiore – domani a Bologna si farà ma senza palchetto e senza alcun gazebo. L’amministrazione, nel concedere il palco per i comizi politici ha una clausola ben specifica: dichiararsi antifascista. Secondo il giornale la Repubblica, questo punto i militanti di estrema destra l’avrebbero cancellato a penna dichiarandosi, dunque, non antifascisti. Tuttavia, l’autorizzazione al comizio c’è perché ottenuta dalla Questura di Bologna, ovvero quell’ufficio del dipartimento della pubblica sicurezza alle dipendenze del ministero dell’Interno di Matteo Salvini. 

«Ci teniamo a tranquillizzare i nostri militanti e simpatizzanti, nonostante gli assurdi diktat espressi dal Comune che la manifestazione prevista per lunedì sera si terrà regolarmente. L’appuntamento è quindi alle 18.30 in piazza Galvani», si legge sulla pagina Facebook di Casapound Bologna.  

Certo loro sono tranquilli. Si sentono autorizzati dalla Questura. Si sentono sicuri perché sanno che il ministero dell’Interno non li abbandona. A essere meno sicura, però, è Bologna e l’Italia. Il fascismo per vent’anni è stata la pagina più nera e buia del nostro Paese. Ce lo può confermare chi ha vissuto quel periodo ed è ancora in vita. Ce lo possono dimostrare le parole dei libri di storia. Quei libri che i ragazzotti che inneggiano a Mussolini non hanno mai letto con attenzione. So’ giovani, so’ ragazzi ma sono pericolosi perché ignoranti della storia.

È vero, i numeri degli elettori di Casapound sono miseri, ma il governo giallo-verde nei fatti non si discosta molto dalle idee del partito di ispirazione fascista Casapound. Basti pensare che sia la Lega sia il Movimento 5 stelle si sono dichiarati contrari alla legge di cittadinanza per i bambini figli di stranieri. Cosa apprezzata da Casapound. Così come i ragazzotti dai giubbottini neri hanno il sorriso sulle labbra per le politiche contro i migranti di Matteo Salvini e per l’accanimento del governo giallo-verde contro le organizzazioni umanitarie che con le loro navi (chiamate “taxi del mare” persino dal vicepremier Luigi Di Maio) salvano persone nel mar Mediterraneo.  

E intanto per il comizio di ispirazione fascista domani in piazza Galvani a Bologna sicuramente saranno schierati poliziotti anche in tenuta antisommossa perché la tensione è tanta. Alla piazza nera si contrapporrà un presidio dalle 17,00 in piazza Maggiore «per non lasciare neanche un centimetro di suolo pubblico alle ‘teste di fascio’ di Forza Nuova», come annunciato in un comunicato a firma Realtà antifasciste bolognesi.  

Condividi